Rassegna storica del Risorgimento

COLLETTA PIETRO
anno <1924>   pagina <110>
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110 Jwo (krkm
Thomasis: Sou meraviglia d'ingegno laute opere d'un uomo destinato sin dagli anni della più valida gioventù alle cure di governo, ed occupato in veeeiiiezza da malattia lunga e penosa: posciaéM negli otto.,tani ultimi della vita,... fu ti4vag]ia.tp r;i continui dolori vfcerj, della digestione-e del fegato: che non però trattenevano la ferz-a, potentissima in lui, del pensiero. Sof­friva dei dolori, s'infastidiva deiriuiedi; s1incurvava, sot tip il peso dei morbi e degli anni; ma la mente, giovane, regina, prepotente, concepiva, mestava, componeva, come non fosse di corpo in­fermo (1) . A volte, vedendo le proprie forze impari a rappresen­tare il dramma che è nella sua mente, lo prende lo sconfortoMe; sta per distruggere l'opera; ma poi sempre piti la migliora per­chè sente che compierla per lui è mi dovere, l'ultimo dovere. Sì che giunto al termine del lavoro, e soltanto per compirlo ha de­siderato vivei, da esso pgde cmmp con l'animo addolorato di chi abbandona alla vita l'amato figlio, e nel tempo stesso so­disfatto per aver dato a lui tutta la mm .:e.sp:eMenaa Mttta la sua ardente fede; esso saluta -come soleva fare il poeta medioevale al termine della canzone che racchiudeva tutta l'anima sua* ha mano a scrivere -le ultime carte mi trema dal dolore che io sento a separai'mi da un'opera che mi è stata compagna nell'esilio., consolatrice delle mie pene, pisimettìtrice (lusinghiera forse) di fama. Ella empiva ;gli -ozii' nuovi ad un'anima operosa; ella aie?'' mali, che mi venivano dalla prepotenza, suggeriva i lamenti eilfe vendette; ma se, spinto da troppo sdegno* io prorompevo, oltre i confini ;<el giusto, ella, consigliera dì onorea mi richiamava al vero e all'onesto; .e me,- latto povero. ;e molila confOpva della povfsefÉ col presMte primosnio dì buon nome <s del fato imma­turo, con mercede; di piò,'lunga vita nella memoria degli avvenÉvei Io danaro benedico i lunghi studi ,w il pensièro che mi venne da Di di scrivere le istorie ( >.
I [. Questa la innocente ? Sl,oviaMl WÉÌffim vìnlifinP> come la vlfa'Mw aoèÀmÉAEHll tanto l'ima fuaiatfoi.l'.alfei-a "tmmm WM segno a eoninnuì attacchi da pariti dei contemporanei; e- dei figli e dèi nipoti di quefÉ fenomeno Ernesto in apparenza tanto piti inspìegabile f erehè l'opera fu da
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