Rassegna storica del Risorgimento

CASATI GABRIO
anno <1924>   pagina <150>
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un articolo multo dalla Gazzetta di Venezia in etri-si 'derive kmtutM còA celebrata hi occasione che il il fàayémn- provvisoriocudeya i suoi poteri formal­mente ;ai Commissari del Qwesci Connnlssafi riferendo le stesse ctm MXin rapportò' pervenuto jer l'altro, si itìtìàvio assai del nìfòdo con fati fumno afe. editi, e fu inaugurato il S;e.ifitó-di ;, RI Ed in altro rapporto ricevuto oggi ci anawtÉajftQ che;! tedeselC per mezasoi d lorov subissarli aveano sparsa una pro­clamazione contenente la resa di Milano, X Gomiraifesàri nldiìa sapendole ufficiai mente non ci1 credettero; e sulle nuove proposte di tratìgHvélatte al Governo :ipKo>yfeon'Q' M Venezia cnvesto rispose anelando fatilo di dedfeHiej e .conferà atàndtì le prime delifreraitfoni,- 9i'. si rifiutò. Più ancora: i Commissari piiibbiìca-rono un nuovo manifesto per càteare l'inquietudine che già cominciava a farsi grave, nel qual manifesto eccitavano il popolo a difendersi sotto gli auspici di S-M., e prof elfi cm som ÈMta .si'MMtbM.
funesto il di fa ed i'p'SajÉ 'arrivato., a Venezia lì testo: (MlT'annistfei:. e: l'ordine alla flotta di ritirarsi ! io rabbrividisco pensandola qitier éhe.dèVe essere rstieeedniQr,,Q,uaudo, arrivata la nuova inaspettata e tremenda, il popolo, vedrà de­serai ;per si lungo ifigonipS): illuso,: e si Vfidri cosbwefgognatomeie abbandonato.
funeste cose, lo" "le ysonóft signor, Marchese-,; MOB pereè' :::sp:eri nulla ile? .nee per fa indipendenza dell' infelice Venezia, che dagli votimi dispacci- Vgga essere': staM aMmdonata dalla Diplomazia, come fu abbandonata dalle afuii del Re. Veggo qtial fine avranno tante promesse e tante speranze. Mio scopo è fare sentire a Lei che l'onore del Paese .ch'Ella rappresenta, e quello stesso del Rèi devono interessarla a fare che qualpursiasi il destino che siiprapra al lav Venezia, esso sia temperato da condizioni che assicurino ai quei .paese .sveMnraio. wM tollerabile esistenza politilica.- eW,f '-ed a far che cessino le vessazloniii è le angherie, e le persecuzioni ra ali* ara 'dato; in pr-edà -se- 'Kicna interponga cjfHk che valida ed insistente:mediàzionei,la" Si,parole ejiifei;'vani, che aggiun-gorto. ;atìsnffi-cenza, 't'insulto fflm ffiBSgBm irrisoria.
J4Ék dòpo aver ceduta Venezia in quel mòdo perfido e ,vì0iaCGO :con: cui. la cedette Salasco coll'aBHMsM, si -stipulerà anche una pace ih eitf pLMspettt> a Venezia sia dfenenteat/ sì? sentirà ripetere .quei che già fu deità? ;dài dema­goghi, a cui altra volta pótìhi: -c*edean:o:i- e. mofófeederebbero adesso, che le prerame del Re per aggiungere Vanesia1] ài stptf .iMÉ,: itnoevano dal desiderio di poterla poi ceder, .- fm dj. vile ttfcato: SUO.jmMtkndM:pe,r'.Gprre-spetifito àitft vànnaggi. Ilesini m W WB'W Slusfi>) le calunnioso qtìeito penitela P-soff tantoIÈMÌÉMÒJ ài téM e generóse intenzioni del è/(roe detta inettezza e del ipaltalenfó1 móìfì che cito circondano, e che lo iràsserO'a tali pàssi da dare afe icalùntóè fàtpeuM verM- M costoro avranno procurato la pagina più olobrlosa a!n,sua storia maàtìSlgikM efficace interesse preso per la. Veneti nel trattato:.Ai ipaee, ;no.n valga-a anceUw là sinistra impressiono: ehe fmdfejfàtw M liti1 sli'animàdfoi IÌÌMOÌ,
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