Rassegna storica del Risorgimento
1850-1851 ; TOSCANA ;"STATUTO (LO)"; GIORNALISMO
anno
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1914
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pagina
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911
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Il giorno!*! Ut tiaiuttt, oca. V J I
tempio parecchie )crHotio, con enaiuplaro racoogljman tu, JMIKM* la ftuiebre cerimonia, hanno unito le loco preci par I valorosi ite sotto Mantova sostennero otti gangne l'onore l'Indipendenza ili lluua, a quelle degli umici e (lolla fiiniigHii del noeti** defunto A
Questa dimostrazioni, protesta contro li trotta presente ed auge-rio per l'avvenire, insospettirono il governo, che fonte non ne ,l?a- spettavo cosi ununtini è fervorose, talché fu ben lieto di coglier? l'occasione che nel ISSI, appunto il 29 maggio, cadeva la folto dai l'Ascensione, nella quale la liturgia non permette messe od uffici pei defunti, per inibirle, ed inveire con rabbia liberticida contro ! cittadini, profanando con sua etèrna vergogna il tempio eoe erto accolto Pitale glorie* la-religione e la patria. In quel giorno feosi il giornale) nel quale per antica consuetudine era feeta popolare alle Cascine, Le Cascine erau deserte . (8T. 72 del 1851).
La generosa Livorno, fremente allora sotto il bastone tedesco, non potè celebrare neppure nna messa per i caduti per la patria, ma dovè assistere di 11a poco al tripudio dei soldati stranieri per l'onomastico del loro imperatore. La sera del sabato, 17 agosto 1*50, (Scrivevano allo statuto) grandi serenate latte dalla banda (austriaca) al Console austriaco, al generale, ai colonnelli ed ;aiferi. o La? banda marciava circondata da fiaccole; Ieri, e cioè dome- nica successiva, al far del giorno, percorse suonando frutta la ritta e la fortezza sulla quale sventolò tutto il giorno la bandieraau <t striava. Poi vi fn messa sotto le logge del duomo e Ta Densi, con
* intervento di quasi tutto il corpo consolare, delle autorità austria- che, e di tutti i militari Toscani. Il generale aveva ancora invi-taro il municipio, ma andarono solo il gonfaloniere Fabbri è due Priori, non però in forma pubblica, ma privatamente. B qui vienej il più bello. Durante la funzione venne pubblicamente appuntata in petto al Si moni (quello che fu un tempo camarlingo del circolo della Madonna); la'croce che gli è stata conferita dall'Austria, j là ufficialità austriaca fece poi un pranzo sulla piazza dei gran-k duciti (Voltone). Sulla torre dello stabile Santarnacebi svento- larono. durante 11 pranzo suddetto, due o tre bandiere, fra le t quali un'austriaca gialla e nera. Queste bandiere non furono messe spontaneamente ne orzatamente dai cittadini livornesi abitanti in quello stabile, ma bensì dagli Austriaci stessi, clic ne ebie-
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