Rassegna storica del Risorgimento
1850-1851 ; TOSCANA ;"STATUTO (LO)"; GIORNALISMO
anno
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1914
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pagina
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915
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4 fatto a gara, Slittiti da Indili e nubìl muuluxiuuv, Jl wmuir la palma e fu <V uopo conftaaMiro ohe In vittoria è tata unni e lungamente disputata. Perà, il Guarolori va particolarmente o* fervuto o ammirato perchè dell'età appena di unni 14 calcola on mirabile rapidità, e lo parole gli ti precipitano sulle labbra senza mai cadere in (alia e con tuia velocità che a fati cu io te* guono anche i più esercitati, tu istoria militare egli bellamente e parlava ani Turonne e Condè, e Bulla battaglia di tfordlingen, mentre il .Guidetti con molta precisione discorse alla battaglia di Arques combattuta, com'è noto, nel 1689 da Enrico JTV *J
Un'altra bella istituzione della vecebia Toscana, che tanto onore ha latto e continua a fare alla Italia, la Scuola dormale di f> richiamo l'attenzione dello Statuto. Il corrispondente da quella città riferisce sul pubblico saggio di filologia e filosofia, dato nella sala del palazzo della Carovana, ch'era ed è la residenza della scuola. 1*8 e 9 luglio del 50. Gli autori da illustrare erano tutti i classici che servono secondo gii ordini vigenti all'esame di ammissione alla università. Oli alunni dottori Antonio Lanci, Mariano Bargcliini, tffiatili Vescovi, abate Teodoro Nuoci ed Alfredo Malanima s'incaricarono della illustrazione filologica, estetica, storica e critica di questi autori. I temi per la filosofia, determinati come gli altri dalla sorte, furono: V Del sentimento foMÌantentaU corporeo; à* Del PantetHMO ? 3 Arbibriot affetto, Minto ; 4* DéW immortalità Set-l'anima, e ne trattarono in distinte lezioni orali l'Aiazzoi, l'abate Lorenzo Mancini, Adriano Mori e l'abate Pietro Gola.
Una scena ben diversa da quella della Scuola Normale avvenne! in chiesa di San Vigilio a Siena per opera della scolaresca aui-versìlaria:; acétìa caratteristica, che ci fa rivivere, quei tempi e costumi. Lo Statolo n'ebbe da Siena un ragguaglio fedelissimo. Verso Natale in San Vigilio dovevano aver luogo le conferenze religiose per gli scolari, invitati inoltre a recarsi un quarto d'ora innanzi alla prima conferenza all'Università ove il provveditore Orottanelli intendeva tener loro un discorsetto, o meglio una giaculatoria. Lo accolsero con rumori indecenti e con fischi ,.' e fra questi cominciò e finì di parlare. Indi il corridoio della Università diventò un pandemonio. Infine, composti lodevolmente in apparenza, entrarono in chiesa; quando, non aspettato, (cosi
'*f 201; v. anche tì> 27, 217.
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