Rassegna storica del Risorgimento
CALANDRELLI ALESSANDRO ; CALANDRELLI LUDOVICO
anno
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1914
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pagina
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956
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na.uraluttiote nuli*! dall'adotaK*n.* a**sa*}o afa, mbm d'.pw feti, prete In fot* potè riparato itv Tooeona gm*l all'ai** li'dw* Ì*(HW eh* 1> nascosero nette Ioni pori: mina, me poi ti wMitu; ajw * processo sommario abilmente impostato àmh Plnt*rv*ta 4l laaÉhaoe* compiaccuU o ihcUmeyie eMuje dopo efes ( ni ottenuta 1 ,-.- .- . -.. reaaata dtatsienra dolio parto lesa, Intfieaaa varatone fu smtnr nminli in non sentenza che escludeva l'omicidio Volontario condannava :: ! qoiiito, pei? liupraduur.e, 0 Mi mesi-.iti detrazione, he poi si rUoWro ta teftrtrf; aplritoalì1; e non impedirono al giovinetto Omini dl'eenere jpni * beh'e bravamente riabilitato. Ma la deliberazione era stata presa a, a*nplk maggioranza: duo luì giudi?.! avrebbero voluto ammesso )a premedite stono; o uno quantità di piccoli indizi che attraverso tTargooucntzfóae errata del L. che li raccoglie o li lumeggia tutti imi iliilili iTsi varali, acquistano consistenza ci fa ritenere elio, malgrado la commedia gjav diziaria recitata nn pò1 da tutti, in ossequio al ricco e stimato Orso Orata* zio dell'uccisole,: l'assassinio fosse dovuto a ben nitro he m impredetta nel maneggio della pistola.; Jfcatc che il giovane fosse infastidito della vfj gilanza ebe esercitava su di lui il servo, e non sarebbe ceppar da escludere che la compiacente deposizione della vittima fosse' dovuta alla speranza di lauti compensi -in caso di sopravvivenza, o a intimidazione. 1? più. strano e ho a questa sciagurata avventura andasse mescolato il nota* del vescovo Mostai Ferretti, che fu poi Ho IX : il quale contribuì moho a sedar la faccenda, nella speranza che il giovane Felice, mesta testa a partito, si facesse missionario tra i gesuiti : ciò che sparavano veracemente. 5 suoi, e ch'egli stesso volle lasciar sperare, finche, sicuro oramai d'esser scampato dalle conseguenze penali del suo trascorso, non si tolse la maschera.
Tutto questo, cosi cerno appare illuminato dallei indagini del L.s, manifesta nell'Orsini la stoffa dol dissinialatore consumato, e anche lascia sospettare in lui un delinquente non ordinario. Le conclusioni- del. L. sono però ben lontane da do:;egli accetta come veridico ih ogui particolare il ritratto morale che fece del cospiratore un grondo scrittóre ovoluBwaario russo che lo conobbe, da vicino, Alessandro Herzen, in alcune pagine magi* strali che son riportate tradotte nel volume (pp. 4-51); Orsini, piuttosto, aveva insieme Ut stoffa d'un eroe e d'un grondo malfattore; avea un appetto di straordinaria bellezza, ci- nflasclnava e Insieme ollootanava la confidenza: il suo dominio su so stesso ora tale che nulla dei suoi pen-'lalari, traspariva, anello noi momenti, Jjjfc. maggiore emozione: rfenwlat*1! per il contegno, per le qualità morali,: per i ttnearotmti, per la fetta si-gnorllitÀ, gli eroi dell'Inforno dantesco o dai nostro Kinascimentttt era cospiratore nato, o cospirò per tutta la vita.
Degli avvenimenti auccenidvi della vita dell'Orsini, il LHtoce* bVo*