Rassegna storica del Risorgimento
CALANDRELLI ALESSANDRO ; CALANDRELLI LUDOVICO
anno
<
1914
>
pagina
<
960
>
960
Bwliogmjlu
pubi licitai ni conldoltc d'occasione, ma, tra tutte, nessuna im raggiunto U valore r Importanza di fjtìtfstft monografia scritta "dui maggior -Doni otti, corredata di molli documenti :e abbellita di varie pregevoli ili, trazioni.
-fòd- stimi capitoli idei libro nono brevemente narrate e descritti' le condizioni della polizia e della sicurezza pubblica in Piemonte, prima di Vittorio Emanuele I, e Bono particolarmente rammentati e illnatxati gli studi o i disegni promossi da quel prìncipe per creare nu corpo militare che, negli ultimi tempi, si;era reso sempre più necessario jier il mante uintento dèi buon ordine.
Dopo questa specie di prefazione, nei capitoli seguenti, sono riforiti gli atti che condussero alla fondazione del corpo dei Carabinieri Reali (18 loglio 1814), e successivamente, sulla base sicura dei documenti tratti principalmente dall'urchmo di Stato di Torino, sono illustrate te varie fasi fli mutamenti,, cui il nuovo corpo andò soggetto col succeder degli anni e degli eventi. Particolarmente sono studiate ed esaminate le prime attribuzioni che dal Governo furono assegnate ai Carabinieri e, insieme, sono messi In rilievo i danni ohe derivarono dal fiuto di aver fatto una cosa sola, per qualche tempo, del comando del corpo e dell'ispezione generale del Buon Governo.
In altri capitoli sono studiati i Carabinieri veterani, istituii a tempo di Carlo Alberto ; 1 Cavai leggeri di Sardegna, che, dopo varie vicende, furono più tardi chiamati Carabinieri Beali di Sardegna, e da ùltimo aggiunti nei quadri generali dell'arma : e, in fine, lo squadrone Carabinieri Guardie del Re, che fu istituito in Firenze il 2 marzo 1868, per le nozze del principe ereditario Umberto con la principessa Margherita di Savoia. I
Nella parte del libro, che tratta dell'ordinamento dato al corpo coi decreti reali del 24 maggio 1861, sono rammentate particolarmente le tredici legioni territoriali, che, in seguito ai fortunati eventi del 1860 e 1861, si stabilirono nella Lombardia e nell1 Italia centrale e meridionale, e di ognuna di esse è sobriamente narrata la storia, dalla sua prima istituzione ai tempi più recenti.
Ma lo gesta e le benemerenze dell'arma dei Carabinieri Beali sono più dùTdsamente narrate negli ultimi capitoli, nei quali, sempre sulla scoria, di documenti di ordini del giorno, di lettere ministeriali e di fatti incontrastabili, sono ricordati i servìgi e gli eroismi compiuti., dai militi dell'arma benemerita in t'uttéie guerre <r indioendenza (memorandi la carica di Pjitsfcrengo), nella campagna contro il brigantaggio, nei torbidi rivoluzionari,, nelle imprese coloniali dell'Eritrea, drila Somalia e della Libia.
Bene a ragiono, quindi, il maggiore Oenicotti, che evidentemente