Rassegna storica del Risorgimento

CALANDRELLI ALESSANDRO ; CALANDRELLI LUDOVICO
anno <1914>   pagina <963>
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1913-1914 delle Molitorie delia IL Accademia dell* Sciènte dell' Irti-luto di Bologna, Classe di Scienze Morali, Sezione Giuridica).
Bologna, com'è noto, la occupata dai Francesi U 20 giugno 1796, P amministrazione cittadina fa mantenuta dal Bonaparte, in attesa di nn nuovo ordinamento da darsi allo Stato, 11 1 luglio 11 vecchio Senato propose e deliberò la formazione di ana Giunta di" trenta membri, per < ideare quella forma di governo che nella sua sostanza si avvicini al­l'antica, quando Bologna non era sotto la dominazione dei pontefici >.
I nuovi deputati o giuntinit come furono chiamati dal popolo, il 13 agosto approvavano e, il 25 successivo, presentavano al Senato un piano di costituzione diviso in 121 capitoli e suddiviso in orticoli. 0 Senato, valendosi dei suoi vecchi organi, introdusse varie modificazioni alla costituzione proposta, specie pei rapporti fra Stato e Chiesa, aop­primendo senz'altro t'articolo che dichiarava < sola adottata > la religione cattolica; poi, redatto il testo definitivo, lo fece pubblicare e diffondere tra il popolo, per averne l'approvazione, o, meglio, per conoscerne la vo­lontà e i sentimenti.
Non mancarono le ritiehfe, anche aspre, specie da parte dei retrivi e dei caldi, i quali giudicarono la costituzione proposta come una cari­catura ed un plagio di quella francese; ma. tenuti i comizi generali, ,i; decurioni raccolti in San Petronio, il 4 dicembre, eletto presidente An­tonio Aldini, con 454 voti favorevoli e 30 contrari, accettarono il ttno'xo ordinamento politico.
Allora il Senato che sentiva di non aver più forza per vivere e che non sapeva pia come corrispondere alla necessità del momento, insistè presso chi di ragione, perchè la nuova costituzione fosse messa subito in atto. Ma invece, di lì a poco, per volere del Bonaparte, era convocato il congresso di Seggio, cui intervenivano i deputati di Bologna, Modena, Reggio e Ferrara,'gin quella assemblea, nonostante le preghière e le insistenze degli interessati] era decretato che la costituzione bolognese restasse sospesa, come quella che avrebbe avuto un troppo effimero corso, dovendosi stabilire un ordine generale per tutta la -Repubblica.
Comunque, se anche non fu mai messa in atto, questa costì razione bolognese fu la prima pensata e scritta, sia pure su modello francese, da giureconsulti1 e politici 'Italiani e la prima stampata e approvata per plebiscito-,in. Italia.. Perciò molto opportunamente Pon. Luigi Bava, già tanto benemerito degli studi storia di diritto costituzionale, ne ha tes­suto brevemente la storia e, attingendo all'opera recente del prof. Sil­vio Pi vano sugli albori costituzionali d'Italia, ne ha esaminato le princi­pali lisposixioriiy mettendole anche a confronto con quello della coati-tocione cispadana, discussa e approvata alla fine dol marzo l:,?, d: congresso di Modena. Ma, alle osservazioni già fatte da altri, egli*:
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