Rassegna storica del Risorgimento
1849-1851 ; EMIGRAZIONE POLITICA ; SICILIA
anno
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1925
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pagina
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3
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P L*emigrazione siciliana dal T849 al r8r g
Di questo lavorio essenziale demento doveva essere, oltre alla elezione di un triumvirato, che tutta l'emigrazione siciliana dirigesse, anche quella di un delegato o rappresentante presso il Comitato centrale e il Mazzini.
Gli esuli;, dopo molte considerazioni, posero gli occhi su Tommaso Landi, eletto patriota di carattere rigidissimo, federalista intransigente, residente a Parigi; il quale, officiato da Francesco Crispi per mezzo di Giacinto Carini, si diéMà*ò.- :<< ponto a 'tutto,.a qualunque sa- orifizio. Sia ringraziato Iddio. contìnua l'Orlando. Il di lui esempio << sarà di sprone agli altri. >,
È, certamente, molto sintomatica quella scelta di un federalista puro, subito dopo e in conseguenza dell'accordo stipulato col Mazzini; e, secondo noi, conferma sempre più l'equivoco latente già rilevato. Tale opinione sembra essere stata anche in ìquei giorni quella degli estremisti dell'emigrazione in Malta; i quali, per mano del Pompeiano, rispondendo a parecchie lettere del Pilo e alle notizie e richieste di lui, violentemente si esprimevano in proposito, come può leggersi dalla lettera, che segue:
Mio carissimo Rosolino,
Se mi avessi avuto la pazienza di pochi giorni, certo che. mi avrei la risposta all'ultima mia; ma è tanto il dispetto, che mi an- gustia, è tanta la rabbia, che mi divora, che mal mio grado mi sento incalzato a prendere la penna ed indirizzarmi a te.
Per Dio ! 'èlafe razza ' uomini slam noi? È l'emigrazione dive- nuta una nuova Babelle; ene non conosce l'oggetto, de' suoi voleri, la méta dei suoi sforzi; che opera come colorò eòi Iddio ha voluto to- gliere il bene dell'intelletto? Ed invero: pare che non la ragione la guidi, ma una trista fatalità, che la vuole misera ed infelice: tante e sono le conseguenze in cui tuttodì si versa I S'in'bra. ho tentato invano indovinare quello che noi vogliamo; e quasi mi pentirei di averlo vo- luto conoscere, se iià te e ne' pochi che ti somigliano, non avessi riposto alta fede. Credimi, mio carissimo Rosolino, io non mi sono potuto << formare un vero concetto di quello che i nostri di Sicilia vogliono.
Dà Francia ricevo una cireoiaii-e di Mazzini: e m'I-nvitano a pro pagare quel principio politico, mentre dallo stesso paese mi scrivono còse die quel principio distrugono, e mi; rehiamano a far parte. Tu scrivi a Marano essere le differenze ormai tolte e l'emigrazione Sici-c liana opera di accordo col centro in Losanna; mentre Interdonato