Rassegna storica del Risorgimento
1849-1851 ; EMIGRAZIONE POLITICA ; SICILIA
anno
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1925
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pagina
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7
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L* emigrazione siciliana dal 1S49 al iSf/
posta di chiedergli di venire a Genova anziché a Marsiglia per conferire con loro.
h compare in questa lettera dell'Orlando, il primo segno di distacco dal gruppo, al quale egli apparteneva, di coloro, che, sinora, vi hanno partecipato e lavorato, ma si sono lasciati cogliere a curare forse eccessivamente i propri interessi: il Carnazza e il Cipri.
Nella lotta d'influenza, svoltasi in quei giorni fra i capi della parte democratica dell'emigrazione siciliana, per assumere col consenso del Mazzini la direzione degli affari, erano caduti, come più tardi in altra circostanza, coloro i quali avevan voluto mettersi in evidenza. Padrone del campo era rimastoHil nucleo di Genova; che,-per quanto non ancora del tutto ammalgamato, era composto di uomini autorevoli, più fermi, più prudenti e disciplinati e quindi più stimati ed atti a concentrare nelle loro mani le fila dell'organizzazione (1).
ijic) Non ostante l'autorità sempre crescente che Luigi Orlando veniva acquistando in politica, e il lavoro al quale si sottoponeva nell'industria, i lettini d'ottone non erano ancora stati ammirati a Torino e le sue condizioni economiche erano tutt* altro che soddisfacenti. In quei giorni, anzi, queste ultime si fecero Còsi tristi da spingerlo a una patente contraddizione di condotta. Mentre rimproverava il gruppo genovese di pensare ad emigrare in Francia, egli inclinava a cercar lavoro in Turchia e unitamente a Rosalino Pilo si raccomandava al colonnello Vincenzo Giordano Orsini che aveva preso servizio militare a Costantinopoli perchè gli trovasse una occupazione.
(di mano di L. O.)
Carissimo Amico,
Pria di partire da Marsiglia ti pregai, e tu mi promettesti, pigliar conto <* 'se; nella mia professione vi era da fare per me e per i tre miei fratelli. Non ho sinora ricevuta alcuna tua lettera; per cui rinnovo le mie preghiere, do- vendo pigliare una risoluzione se questo stato di cose dovrà continuare.
Nel tuo taccuino io ti feci notare ove potrei adoperarmi utilmente. Rin- novo non dimeno le arti che potrei esercitare cioè:
Costruzione ed accomodo di macchm'e:,a' Sapore, di tutte altre macchine, pompe è macchine idrauliche.costruzione di armi, di capsole da guerra; tutto e ciò che riguarda l'arte fabrile; costruzione di letti placcati in ottone ed altre bisciotterie; dirigere da ingegniere qualunque fabriea e costruzione si civile, che meccanica, muiròi a vapore etc, fètcì,
In ugual modo vo.r-rei. sapere se méttendo un piccolo stabilimento di "* meccanica vi sarebbe é tornire, da riparare macchine etc, quanto costa il 4-. mantenimento., la pigione, etc.
Spero che avrai la compiacenza di appagare i miei desideri e te ne rin- grazio con anticipazione.