Rassegna storica del Risorgimento

1849-1851 ; EMIGRAZIONE POLITICA ; SICILIA
anno <1925>   pagina <20>
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Eugenio Casanova
Quando irai parli poi di consultare quelli della Toscana, mi pare che avelie perduto' la testa. Ma quelli della Toscana, secondo ine, anno rinunziato alla vita politica. Quelli credo die ramano vivere in pace e ritirati. Mi rincresce che vi sono molti galantuomini; ma disgrà- ziàtatmente amano troppo loro stgì,.-
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Pochi giorni dipoi, colui che aveva sì caldamente raccomandato il Vasta a Rosalino cadeva vittima precisamente di quel colèra, di cui nel­l'ultima lettera aveva deprecato V infierire. Il Pompeiano, che fgJ ferto per la Patria quasi il martirio, che sperava Mia nascente organizza­zione, alla quale aveva dedicato tutta la sua energìa, tntìjli sudi pensieri la liberazione dell'Isola, per cui palpitava il suo euore eludeva per sem­pre gli occhi fra spasiminoci, il 18 settembre. Moriva colla dispera­zione sulla bocca, lasciando priva di ogni appoggio, di ogni bene;, orfana, una figliuoletta di tre anni. Con sublime esempio di carità di fratellanzas di abnegazione, -rinnovato poi' nobilmente per la figliuola del PisacajìSg l'emigrazione, benché miserrima, adottò là bambina, e n frutti -di una j colletta, nella purezza dei suoi sentimenti trovò il modo di provvedere ai di lei bisogni, alla di lei educazione,: <aame sacra offerta alla concordia, alla libertà e alla Patria. L'appello a pampa del Gomitato di soccorso dell'emigrazione di Malta, che con sensi elevatissimi'- invita gli. esuli a sottoscrivere alla sua proposta, è tale un documento .cibile da meritare di esser ricordato i;
(i) .1 F-RATEULr R. P. CAPACE, L. ORLÀÌJI
// Comitato di soccorso dell'emigrazione di Malta affli emigrati ifatiaffi
Fratelli !
Una novella sciagura è venuta a contristarci nella terra dell'esilio. Ignazio Pompeiano è morto di colèra il gionw dtcuoitt. dii quesito: -Mese,.
8*11 Pompeiani H MQ diMonegìt miini;. elte'. lldidfc.destina; a- cosjDÌrafe; contro la tirannide ed a soffrire.. Egli 'lift "da giovinetto' tnostrossi animoso e perseverante cospiratore e lungamente soffri la prigione, gliesilii, la miseria. Chiuse la sua vita col martirio più doloroso che si possa subire per la causa della libertà: la morte in terra straniera, col dolore fierissiroo di non poter 4t assistere 1 I ' ul tinia "battaglia contro i tiranni della sua paitàgy
?. Una figlioletta -di: tre anni lascl4:11 nostro; infortiinttte Otello. Questa povera fanciulla, ornata: di madre sfe i.pandtì pri; mM alla liieej fep la morte del padre è rimasta sola, dereaéi Iella pni.;tìé8otenMidigenza,