Rassegna storica del Risorgimento

1849-1851 ; EMIGRAZIONE POLITICA ; SICILIA
anno <1925>   pagina <25>
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Vemigrazione siciliana dal rfyf al iBt
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Parigi i'8 ottobre 1850. Carissimi Vincenzo, Rosolino, Michele,, Saverio, Luigi, ecc.
;f ancp Ì benpattro orèg CuMone rinnovata dopo tre giorni < lotta contìnua con mio, arissimo Laudi, prendo la penna indispet-p Hi per dirvi che ognlisforzo, ogni ragionamento, ogni tentativo, ogni nivale violenza (che tutto ho messo in opera, proprio tutto!) è riu-* s inutile ei {nfruttBQSQi La sua, più che persuasione, risoluzione di non andare* immutabae.f'Éie le deboli ragioni da lui opposte, è ritoiràaào sempre al niego irremovibile con ama ostinatezza, che Io non so a che. Àyahuire. I motivi del suo rifiuto erano : 1. dubbi sulla validità del mandato; 2. dubbi sulla verità di una organizzazione si- cìBana; 3. diffidenza delie proprie forze; quarto:,, discordanze dei suoi principii con quelli degli K Ho combattuto con esuberanza di rragióni il primo e il secondo; .motivo. Ho opposto al terzo gli atte- stai dell'intéra nostra fiducia in ppl nék uf opacità. Ho accet- tato il quarto, mettendolo .come a condizióne della saia missione e permettendogli di diduaiare; .i suoi prineipii sicché la sua adesione sì intendesse subordinata 0 nosfi/a accettazione del suo atto di fede. Sono andato più (in là),: gli ho messo a disposizione l'opera mia. Tutto, tUÈtO' tempo e fad'g-iè:/fiato perduto! Tanta ostinatezza è un vizio nel carattere che la prigionia te risuscitator è un effetto di molte Lj aragitìBÌl' -è una conseguenza di eterne influenze? è dipeuàetììe da un -" -giudizio' sidudato di sé-; M tòni .giudizio diffidente degli ri? deriva da indeterminazione di yeduitfe,nell,avvemffda un vedere pàrados- sale in alcune còse:iJffojmiO./.della tèmpra del suo ingegno? Ecco ep che i non saprei deffistàre;: fla Bfteto eli Slii? jftà- Wffl possiamo per 'Yintanto contare. Pronto a qualunque altra incombenza, a qualunque altro ("sacrifizio, è riiegato assolutamente -immutabilmente ad accettare la Velluta missione. posso dir questo, sì perché :egii me lo; ha. le tante volte ripetuto, sì perchè io sento di avere usato di ogni mezzo e di ogni potenza di persuasione di eui w ingegno piotesser capace*
Andiamo avariti. Stato delle cose. L'orgamzjjsizione dell'Amico trova urti ed intpjSt. Essi derivauerasfe fidai non tesser venuta regolafcmente ;dal basso, mauàallo .esseri voi irta1 mettèpe ab alto; 2. da eccessiva affe- zione dell4amico alle jarapriè idee: e nelle proprie pée: però dà qualche diffidenza negli altri; 3. da difetta di un pensiero finanziario senza di cui nulla va avanti.
* Io non credo altra possibilità di spinta che nel completare alla