Rassegna storica del Risorgimento

HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
anno <1915>   pagina <14>
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Memorie e lettere
in niente il venerando aspetto della nostra prozia Marianna Guer­rieri, già da non pochi anni,, vedova, senza tìgli, del conte An­selmo ZanardL
Ben la rammento curva, seduta sul suo seggiolone, dal quale a stento si alzava, per muovere qualche passo, reggendosi sovra robusta canna.
La povera nostra prozia si era, qualche anno prima, cadendo, infranto il femore destro, e pur sempre sveglia di mente, e vivace negli occhi, e nel discorrere, raccoglieva, intorno a lei, ogni giorno, dopo colazione e dopo pranzo la nostra famiglia.
Contegno e modi i suoi di tale signorile riserbo, e benevola auto­revolezza, anche coi nostri genitori, quali voi, dilette tìglio mie, e la generazione vostra non avete conosciuti d'eguali.
Pur cordiale IPera e buona, anzi ottima per parenti ed amici.
A noi fanciulli, accorrenti a baciarle la mano, soleva distri­buire dolci e Carézze parve intenerirsi, quando a Teresa ed ]-me. ultimi rampolli, posava la mano sul capo.
Era stata lei, la nostra prozia, che vedova dei-conte Ansel­mo, ed erede, aveva desiderate e favorite le nozze di suo nipote Luigi Guerrieri colla nipotina pur sua, Maria, figlia a Bradamante, prediletta sua sorella, andata già sposa di Federico Rasponi a Ravenna.
Quelle nozze si erano celebrate in: Mantova in casa della zia, nel 1815, anno memorabile per la catastrofe napoleonica.
Per quelle nozze la buona vedova si era rallegrata, 'SÌ era sentita quasi madre degli sposi, e aveva pregustate le tenerezze
; di nonna.
Fra le sorelle Marianna e Bradamante Guerrieri, fin dall'in-fanzia, era stata intima corrispondenza di indole e d'aftettì. Erano cresciute insieme, educate ed istruite egualmente.
Erano, poco dopo la metà del secolo decimottavo, i tempi di federico di Prussia, di Caterina di Russia, quando le idee rifor-matrioi inglesi e francesi prevalsero anche nelle corti, e nella no­biltà di tutta Europa; cosi fu che lo studio delle lingue e delle lettere francesi ed inglesi facesse parte dell'istruzione data alle sorelle Bradamante e Marianna Guerrieri. Vi attinsero esse spi­riti larghi, cosicché le loro case di Ravenna e di Mantova conti­nuarono, anche dopo il 1815., ad essere convegno di uomini colti e spregiudicati.