Rassegna storica del Risorgimento

1849-1851 ; EMIGRAZIONE POLITICA ; SICILIA
anno <1925>   pagina <38>
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3 8 Eugenio Casanova
volte scrivo le notizie direttamente a Crispi per far tosto che van- ghino pubblicate: nel giornatecìella Concordia .
Parigi, intanto :aveva tfcque anche essa votato ma soli tre nomi; il federalista Laudi vi aveva ottenuto la quasi unanimità, Michele Amari 18 voti e il Vasta 15; gli altri voti erano tutti dispersi.
H 28 dicembre, fu la-volta di Torino. Landi, lascia ed Amari lo storico scrive nella seguènte lettera il Crispi risultarono in mag- giorità e quest'ultimo a grandi stenti; pòi Vengono La Masa e Milo, patroneggiati da un tale che ispirò la sfiducia contro Carini ed Amari perchè dell'antico partito governativo e contro Vasta, perchè non te- nuto capace .
Il Crispi si consolava, però, per la sconfìtta toccata nella votazione di Torino dalla fazione Mfoarchico-èOstìtùiionale, In "?ita, era di facile accontentatura: poiché l'astensione di coloro che niilitavano sotto quella [bandiera doveva presumersi in un campo ove eran vivacemente com­battuti.
Torino, 29 dicembre 1850. Carissimo Rosolino,
Ieri ad ora tarda ho ricevuto, dal sig. Cuzzocrea due tue lettere
della medesima data, ma l'una sdegnosa e ohe meriterebbe -i~: niicl
risentimenti, se non fosse temperata dalla calma dell'altra. Poiché io
ti avea scritto lungamente per mezzo di Remolino, quale cosa mi
restava a fare, ricevute; Je altre tue del 17 è del 18 dicembre? Noni
mi restava altro che pepare e ad affare finito riferirtene i resultati.
<< E questo: ho pur fatto; e dal numero della Comordia di oggi te ne << persuaderai, perchè porta l'impronta di uno de' tuoi incarichi; fra
qualche giorno saprai anche tutfaltaioi perchè per riuscire netta, nuciva,
domanda per Peppinelfp ho posto per mezzo l'efficacia di qualche
amico,- Vo nob:É cavale* anaiehè essere irosi /.e]credere alla negli-
<s genz 6* stri amici a motivo dì qualche risposta tardiva, dovete
a pnori presumere ehe Tadempimento de' vostri incarichi non siasi
trascurato ma elje. wf yQgljft del: nipó anidóà ' vedersene il ter-
mine. Altriméfftì: cendfcj ne errà torto' a voi ed agli amici: a vof
perdife non avete calma Vj?nidetìiza o avete anal collocato; la vostra
amicizia; a' vostri ajmi pé*ohè, presumendola negligenti, date ai
medesimi il torto di non' meritare il vostro affetto, o non sapervi
corrispondere. Ma basta su questo térn