Rassegna storica del Risorgimento
1849-1851 ; EMIGRAZIONE POLITICA ; SICILIA
anno
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1925
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pagina
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42
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Eugenio Casanova
Supera del doppio di voti tutti gli altri candidati il federalista m-transigente*Tommap aSm molto igiiù, gotta 4t Ì viene l'mutarlo Friscia, sinora poco: tìSìto e presentato certamente dal Comitato, di Genova. Il Friscia è 'Stretto da vicino dallo storico; Amaria che non ostante le sue più recenti proteste, godeva sempre il favole elei partigiani dell'antico governo; rivoluzionario, di Sicilia del quale aveva latto parte, e dal colonnello Giacinto Garini, cli ne Condivideva: le idee. Scendono ancora più giù l'unitario, diremo così dissenziente, Milo Guggiao, in, odio al gruppo di Marsiglia, unitario epufebicanoi iferansigentè,, >è /fc nitario più malleabile Abramo Vasta, che il Pilo aveva proposto come candidato. Poi abbiamo il Rizzar! e l'Errante, di cui non è ancora il momento di scollare la redazione della professione <'Me respinta dal Mazzini; e infine tre membri o esponenti dell'ex governo SicHiano, Giuseppe La Farina, il banchiere baroaÈajgtMdani e il principe Granateli! contro i quali sì era appuntato l*fdio dei democratici di' 'Genova;.
Quindi, anche limitando le nostre Osservazione ai cinque, che riscossero il maggior numero di voti, dobbiamo riconoscere che quella elezione si risolveva in un equivoco e doveva, per conseguenza, nascondere nel proprio seno tutti i difetti',- tutte le debolezze ed incapa-, cita, tutti i pericoli degli equivoci.
Se, poi, teniamo conto del: -fatto, che alla votazione partecipò -ma parti; soltanto delia éMgradQne l'Siciliana, e,, inveeey. se afe astenne una maggioranza-' ragguardevole, nella quale compariscono accanto a tutti gli emigrati in Toscana e negli Stati pontifici, ad esempio, i Bu-teraj i Calvi:, i Settimio,',; quei molti ;elie erano ormài alieni dal correre qualsiasi nuova avventura poifea :do:bbiamo èonéiudefe .che 'qiut l'equivoco èra ancora peggiore di quel che non si sospettasse.
Tuttavia, anche come equivoco, quell' elezione segna un altro 'piasse verso la distinzione dei partiti, verso la costituzione di un blocco unitario anche al di fuori di essa. Essa contiene fin dall'origine la minaccia di una secessione nelPmsieme stesso della emigrazione; e, pur dando al -gruppo.-, ehe< fa promosse* il modo di svolgere almeno per JÉBL .certo., tempo la fmpiì attività, ' respinge tutti coloro, che non aderiscono ad esso, o ch'esso non vuole per compagni. E questi alla lor vòlta preparano la loro organizzazione sotto altre férme é-GOn altre norme, che, gradatamente, rientrando ael concetto: del "Mazzfi'ài,. enza seguirne i principi iSujperano l'Ostacolo opposto dal regionalismo, e corrono, oltre il pé.dMÌsm.o:> a costituire quei grandi partiti che, sena più guardare alle singole provincie, mirano alla sòia fusione, alla sóla