Rassegna storica del Risorgimento

1849-1851 ; EMIGRAZIONE POLITICA ; SICILIA
anno <1925>   pagina <45>
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Vemigrazione siciliana dal 1849 al t8r 45
Marsiglia, 13 marèa 185 J. << Cariss.mo amico,
* siri Intanto, vi prevengo che io- e, jspme me,, tutta l'emigrazione f. italiana di Marsiglia per azzardo ilòti vediamo Milo che circa ogni quatto mese, e, se obbligati siamo per politezza scambiarci una pa- rpla, di tutfaltfG sì; parla* Ira une che di cose che appartengono alla fi Mpsùtk- SiJ òndCj >se cpfajboleti iarci senei. 8 ÌI*fo inutile che lo scriviate a M-ilo che aitai caso .nói gioii sappiamo niente,. *iè vo-<< glìamo affatto saperlo da bòeèa. Saa-
Ditemi Riavete nuove di D'Onofrio -se ancora si trova in prig- gìoiie....
Vostro amico
RoSÀJtlO- BAGNASCO
D'altra parte, il Comitato di Genova, tutto quanto precede va­gliando, ed osservando come quell'elezione potesse compromettere ogni cosa e provocare forse Una seecèssipue nel partito democratico, contra­riamente a tutti i suoi sforzi desMerii, non poteva non aggrapparsi alla tavola che dalle condizioni economiche del Milo gli veniva gettata per eludere quel pericolo; e, pur conservando là forma, spingere il nuovo eletto a mandare ad effetto il divisamento ch'esso riteneva pia: che savio. Perciò a Rosalino Pilo, recatosi finalmente a Torino sotto lo specioso pretesta M brigarvi per ottenere lwmissione nel Collegio, di marina del suo raccomandato, Giuseppe (P-eppinelìo) Denti, ma in realtà per concertare quanto occorreva per far funzionare il nuovo Comitato pa­rigino e coordinare l'azione di tutta l'emigrazióne democratica, Vincenzo Errante scriveva il 2 gennaio 1851:
Carissimo Rosolino,
<" La lettera del sig.r Francesco MUo fe concepita in modo che Fa intravedere che egli accetta comen dovere e mi persuado an- ch'io che trasportare a Parigi tutta la famiglia dee disertarlo. Non credo però che si possa passare all'allro eletto solò perchè dice non potersi itgti< II 'Barigi chj m1- marzo* Statasi- potresti tu ami- chévolmente dirgli che mB G0 per le circostanze di famiglia cre- desse giovevole ai suoi fij rimanersi- in Marsiglia, siccome la per- sona che viene dopo lui è uno di Catania, la sua assenza dal Co*