Rassegna storica del Risorgimento

1849-1851 ; EMIGRAZIONE POLITICA ; SICILIA
anno <1925>   pagina <47>
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VemìgvtàHoiie siciliana dal 1849 al IIJI 47
vogliono che io mn rmmrf affatale cfe 'essi essendo in maggio- ronza possono aspettarmi a bell'agio. Anzi hanno aggiunto che dove sia ni affare di grave interèsse, pria: die passassero alla votazione, ne invierebbero notila a Me per circostanziata lettera affine che io faccia le mie .Osservazioni. Còsi mi ha scritto Gannì sul programma del Comitato già prossimo ad essere stabilito ecc.
Ma io, paro Rosolino, dopo la tua ultima 5*- la quale pur mi giunse col Étardo * 13 giorni o più. per la negligenza della per-m imm incaricata a ritirarla dalla posta avendo ben ponderate le circostanze, inclinerei meglio rinunziare ed essere sostituito da Abramo :<< 'Vslar, come tu mi dici, imperocché, scevro, del tutto della minima ombra di personale interesse, amo la. Patria mia. di tì amore santis- simo : e,; 'per >afcfy, smliefcedo; 'inferiore al Vasta, nome il jgualejjoltre la tua assicurazione, mi si conferma ottimo cittadino ed abile ad addossarsi-, phriportan rissimo incarico. Mi cerio meglio di me farebbe all'uopo. Quindi questa mattina ho scritto a Carini che egli e gli altri Colleghi .mi dessero il permesso di poter fare atto di renunzia. E poi vedete voi altri se Vasta possa, sostituirmi senza nuova ele- zione. Ciò non potendo decidere ie lo lase-iì* .alla vostra illuminata coscienza. Dal aiuto mio, dovendo votare, voterei per lirij anzi ab- biati per voto formale questo mio desiderio.
La necessità e la convenienza deSfe iflìa; rinunzia sono molto più sentite da me in quanto che non sappia io il mese e il giorno della mia pazienza per Parigi; stante la maijfeanza di danaro, il quale sgnà- p'rè; cWi, si fa sperare pronto ai miei ordini in Palermo ma che sin oggi non so quando mi arrivi qui, m'InJpIQjfoà di partire.
Egregio Rosolino, in questo affare ti prego solo a darmi qual-
che attestato, .'documentato, espimerate che se io sarò nel caso di
1 é rinunziare: all'ufficio ciò non è per negazione di servigio in prò della
PàEÌa> o per tuttltro, ma, al l'incontro per-- promuovere il maggior
bene ed on:ore di Lèi. Ciò serva.
Aspetto dnp.que; ,0 la determinazione dei miei Colleghi per man- dare SÉ tl sqmfàrìtori flap .f renunzia od anche l'ordinativo dei miei costituendi i quà. ìeoàosceno laysosa,/WM m cenno toro pos-<<: :gno ordinarmi il ritiro per subito surrogare altri più degno...
Con questa lettera il Milo Gugginó./ Mstendo nel proplOTdivisa-mento, si ritira dall'agone; il Comitato di Genova suggerisce e gli fa