Rassegna storica del Risorgimento

POLIZIA ; MILANO ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1925>   pagina <55>
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Le cinque giornate di Mtiam e te loro ripercussioni
SS
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Il sottointendente di polizia di Arena, Tosi, ali*Intendente di Novara
Arena, 22 marzo.
Il battello a vapore che era partito per Pallanza ed Intra con di­verse persone a bordo onde raccogliere in quelle parti altre ed operare poi uno sbarco a. Laveno retrocedette qui ieri verso le ore due pome­ridiane con una sessantina di Svizzeri reclutati a Brisago oltre ad al­cuni paesani di quésti contorni.
Intenzione delle persone reclutate ed esistenti sul battello, statami manifestata dalli S.r Conte Borromeo e Simonetta; quella era di sbar­care per incamminarsi armati come trovavansi a codesta volta, ma avendo io creduto di oppormivi, il sig. Conte Borromeo mi fece allora sentire che partiva immediatamente per codesta volta onde essere al permesso fine autorizzato autorizzato da S. E.
Mi risulta infatti che poco dopo il suddetto sig. Conte coi fratelli Simonetta si diressero a Novara, donde essendo stati qui di ritorno stamane verso le ore sette disposero senza più altro dire perchè si operasse per parte delle persone che erano a bordo sul battello uno sbarco in Angera. Di ciò io informato mi adoperai tosto, per man­canza direi quasi assoluta di forza, con mezzi di persuasione a disto­glierli dalla progettata impresa ed a dovere anzi rimandare alle loro case le persone reclutate facendo deporre le armi, ma ciò fu inutile.
Ricorsi pure senza risultato per avere il capitano che trovavasi a bordo, e passai infine a rendere responsabile il sig. Conte Borromeo uonebè il sig. Redaelli direttore del battello a vapore É'Ogni conse­guenza, ove fosse quello partito. Simile espediente aveva sulle prime prodotto qualche eeÉOj,s <atta sì temporeggiò alla partenza, ma nel sentire poi suonare a stormo le campane d'Angera ed alle grida di quelli abitanti, l'effervescenza crebbe qui a dismisura, ed anzi si andava prorompendo in parole popò miisupatèi- di modo che alle ore otto e mezza il battello suddetto varcò verso Angera, ove al suo arrivo g vuole che la. poca forza colà esistente avesse deposte le armi e poco dopo si vide in fiamme il barcone che serviva nel porto di Angora a caserma delle Guardie di finanza.