Rassegna storica del Risorgimento

POLIZIA ; MILANO ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1925>   pagina <68>
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Adolfo Colombo
colonnello. Non vi volle di meno di tutta la fermezza del Big. Coman­dante della Provincia di Voghera, il quale si trovava precisamente a Gravellone, e dei carabinieri per impedire non si facesse fuoco. Il co­mandante là luogotenenza dei Carab.ri Reali di Voghera si trova pure al Gravellone. Colà la gioventù vi affluisce da tutte le partì. Nella notte del 21 ventiquattro rubbi di polvere ed uii sacco di palle furono ridotte a cartuccie. Le popolazioni insorgono da tutte le parti e si armano come possono.
I carabinieri sino a tutto il giorno 20 erano riusciti a contenerle, anzi avevano ottenuto nel luogo di Gravellone di far retrocedere i vór lontari armati sino a S. Martino Siccomario. Successivamente furono spediti dei distaccamenti di soldati a piedi ed a cavallo lungo il confine, e meno qualcheduno alla spicciolata, non si è fatta ancora nessuna ir­ruzione nel territorio Lombardo, secondo le ultime notizie che ricevo quest'oggi.
Le truppe austriache sono state ritirate da Angera e Sesto Calende, e colà i battelli a vapore hanno sbarcato molta gente, segnatamente Svizzeri.
I volontari nostri sembra che prendano quella direzione per con­dursi in soccorso di Milano. Le' truppe austriache ritirate dai nostri confini si dirigono a Pavia, dove temono il principale punto d'irruzione.
Le notizie che ricevo da Milano sono appunto quelle state date dal supplemento della Gazzetta Piemontese.
H sig. Prina, già ufficiale al servizio di Napoleone, è alla testa dei volontari Lomellim, ed il sig. Cambiaso, capitano d'una compagnia delle milizie comunali di Genova conduce i suoi compaesani, i quali sono in numero di 200 e più di tutto punto armati e gj.giunti all'estremo confina
Moltissime persone di Novara sono partite di là alla spicciolata provviste di quattro pacchi di cartuccie. S'ignora la direzione che ab­biano preso. Si crede però che una parte abbia seguita la via diretta per Magenta, e l'altra sia andata al Gravellone per riunirsi ai Genovesi.
A Casale, con denari provenienti da volontarie sottoscrizione fu­rono spediti a Mortara sei rubbi di polvere ed alcune pistòle. Vi si con­tinua la compra della polvere, e se ne fece venire da Moncalvo e da altri comuni viém. Di là partirono quindici o venti persone; alla spic­ciolata per recarsi alla frontiera.
Il 21 andante, il comandante le truppe in Turbigo fece assicurare alla sponda molti battelli, affondare molti altri, ed arrecare Q ponte vo­lante dalla sua sponda per modo die il passaggio fi ÌGMUSO, e si crede che lo stesso sarà stato fatto sulla linea fin a -Pavia,