Rassegna storica del Risorgimento

POLIZIA ; MILANO ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1925>   pagina <71>
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M cinque giornate di Milano e~Je toro ripercussioni fi
menti che v'ha luogo a temere. Ciò stante io ho creduto non dover più differire a spedire in quella città un rinforzo di truppa di 102 uomini, partiti ieri sera sul R. vapore la Gulnara, i quali uniti ai 98 che già vi esistevano formano in totale la forza di 200 uomini.
Non minore è l'agitazione che per gli avvenimenti della Lombardia si è destata in questa città: tutti gli animi anelano con impazienza d'andar a liberare i Lombardi dal giogo che li preme, e fremono perchè non sono nel caso d'accorrere in loro soccorso per mancanza d'armi e d'artiglierìa.
Questa mattina si aspettavano con impazienza le notizie di Lom­bardia; giunto il corriere di Milano, questo Direttore delle R. Poste dovette incalzato dalla folla dar lettura di una lettera da lui ricevuta, in cui venivano segnalati i Milanesi in cattive condizioni: improvvisa­mente una folla considerevole, imponente di popolo investì questo cor­tile e gli appartamenti governativi : si fecero udire le grida di morte : vogliamo armi, munizioni, vogliamo che la truppa qui di presidio e l'ar­tiglieria parta con noi, perchè siamo traditi, sono i nostri fratelli Lom­bardi. Un frate cappuccino salito sopra uno dei piedistalli del cortile si fece ad arringare con grande enfasi il popolo affinchè domandasse le armi e partisse subito in soccorso dei Milanesi che cadevano sotto il ferro Austriaco. Tali allocuzioni resero la moltitudine furente e minac­ciosa, non bastarono le mie esortazioni e quelle Hi altre persone pacate a tranquillarla e farle conoscere eh' io non poteva senza compromettermi in. un tal paese sguarnire la piazza : si disse che si accorderebbero mille fucili alla Guardia Civica ed altri mille a coloro che volessero arruol-larsi come volontarii : fu risposto ad una voce che ciò non bastava, che volevano partissero insieme ad essi truppe, artiglieria e munizioni da guerra. I signori Sindaci ed altri ragguardevoli personaggi vista l'atti­tudine minacciosa del popolo insistettero perchè io secondassi nel mi­glior modo che per me si potesse queste esigenze onde impedire che scoppiasse nna Insurrezione di cui si avevano già i primi elementi. Concessi pertanto che partissero oggi stesso due battaglioni del Reggi­mento Piemonte, sei pezzi d'artiglieria, delle munizioni e che si formassero dei corpi -di volontarii per andarvi insieme. Se questo bastò provviso­riamente a sedare tanto disordine, non giunse peròj a calmare gli animi, essendosi la moltitudine separata sussurrando...