Rassegna storica del Risorgimento
HOHENEMSER EMMA ; HOHENEMSER SOFIA
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1915
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18
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Memorie- e lettere
ei si lesse in iscuola intera V lìliade, nella foaduziòne del Monti, le grandi linee della remota rota dei greci ci apparvero splendide alla luce di poesia de' suoi primi cantori, e gli animi nostri si sentirono portati in alto da tanta forza di verità e di bellezza. Bdi altrettanto si può dire, in vario senso, anche della conoscenza cne si fa in ginnasio ed in liceo dei migliori poeti e prosatori greci e latini : i grandi interpreti dell'anima lituana*
Le lettere italiane dal trecento a Leopardi e Manzoni, quei buoni padri ce le fecero conoscere, con amore, cosicché ciò che ce ne narravano, gli squarci che ce ne facevano leggere, bastavano a darci chiara idea delle nostre vicissitudini letterarie, ed a invogliarci ad lina più consapevole ammirazione dei migliori nostri poeta e prosatori.
Uno dei nostri più cari maestri ci lesse in iscuola, l'ultimo anno dei miei studi in Collegio, interi i Promessi Sposi del Manzoni, ed anche le più alate delle sue liriche, ed il giubilo, intellettuale che quelle letture mi procurarono suggellò d'un bel ricordo la mia vita di Monza. * La quale era già stata da qualche anno altrimenti consolata. Dopo sei anni che i miei occhi ed il cuore erano rimasti privi d'ogni visione, d'ogni convivenza domestica, il mio Anselmo colle sue frequenti visite rallegrò Paninio mio. Venuto da Padova, dove aveva lasciato, così giovane, bel nome per ingegno e dottrina, compieva a Milano la sua pratica d'avvocato, sotto la guida del buon Gui e Ciardi, é veniva spesso a* Monza, a me; e della sua sollecitudine e tenerezza confortava il suo minor fratello. Donde poi tra noi la cara e lunga nostra intimità di pensieri, di affetti, e di convivenza, e di me verso lui la maggiore deferenza per l'alto e puro suo sentire, per la sua genialità e commovente bontà.
Voi, care figliuole, serbate profondo affetto per Anselmo che conosceste già innanzi negli anni e sofferente. Figuratevèlo, quale lo rividi io allora, nel fiore della giovinezza e delle speranze. Baile e non alto delia persona, agile e vivacissimo, la fronte spaziosa ombreggiata da neri e ricciuti capegli : volto simpatico ; Bolle labbra e negli occhi penetranti e buoni gli traspariva la mente arguta, e l'animo fervido ed ottimo.
Era già amato e stimato a Milano dà eletto stuolo d'amici ; e nelle case Maffei e Viola, convegni di colta ed ardente gioventù, era stato accolto con cordialità ambrosiana.