Rassegna storica del Risorgimento

POLIZIA ; MILANO ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1925>   pagina <84>
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Adolfo Colombo
siasmo delle nostre ardenti e generose popolazioni Genovesi e Piemon­tesi !
Mi perdoni, Eccellenza, queste precipitate e disordinate frasi che qui gettate senza minuta non ho tempo nemmeno a rileggere, stimando bene informare alla meglio TE. V. di quanto qui succede, potendole soggiungere che al momendo in cui chiudo questa mia è affatto svanito il timore d'assalto o d'un azione nemica.
I 69-
L'Intendente di Novara al Vescovo di Novara
NovaraV 24 marzo.
Se ammirabile è in generale il contegno del clero di questa Dio­cesi sotto la sapiente direzione dell'E. V. nelle straordinarie inaudite cir­costanze, che per dono di Magnanimo principe inalzarono a tanta di­gnità la nazione Piemontese, ed a più alta gloria ne volsero i destini, non tralasciano alcuni fra i signori Parroci e sacerdoti nei comuni ru­rali, avversi al nuovo ordine di cose, di spargervi il malcontento, di fo­mentare le querele dei villici ed abitanti di campagna or contro le in­comprese franchigie del popolo, ora contro la milizia comunale, contro la chiamata dei contìngenti sotto le armi, attribuendo queste inevitabili conseguenze d'un primo movimento di risorgimento di una nazione che si ricostituisce dalle sue basi e dalle politiche consociazioni gravissime che perturbano tutta l'Europa, all'influenza dei ricchi e dei Signori che vengono dai malcontenti accagionati delle da loro supposte pubbliche calamità del paese.
Io ebbi alcune doglianze sovra consimili diportamenti di alcuni Par­roci e sacerdoti, i quali male intendono la sacra loro missione, e non comprendono il male gravissimo che possono produrre a danno dello Stato con tale procedere.
È grande l'influenza del clero sulle masse, specialmente nelle po­polazioni 'di campagna e generalmente; iè> .per buon1 mtàèt ben com­presa ed a lodevole fine esercitata nella maggior parte dei Comuni di questa Diocesi coni presi nella Divisione amministrativa alla di cui dire­zione io sono preposto, e pochi fortunatamente sono i parroci o sacer­doti ìe pensano. <ed agiscono com ióontrarii .prin:cip.,
In questo momento in cui il nobile .slancio della nazione, la ma gnanima determinazione del Sovrano e del Governo, la tutela dello Stato: e dell'onore d'Italia chiamano sotto le Reali Bandiere i figli S8f balpini, e tutti i contingènti dell'Armata è più che mai necessario che