Rassegna storica del Risorgimento

POLIZIA ; MILANO ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1925>   pagina <86>
immagine non disponibile

86 Adolfo Colombo
rire il comandante gli Austriaci, il quale chiese due ore per partire, difatti dopo due ore sorti la truppa tutta ed assieme pure il Duca dì Modena il quale per attutire la furia del popolo aveva sul petto la coc­carda tricolore. Isso seguì gli Austriaci li quali si diressero verso Man­tova, il Duca portò seco molti denari, queste notizie sono certe, mi scrive il M.llo d'ali.0.
Parma non è troppo sicura tuttoché gli Austriaci abbiano abban­donato la città, ne rimangono però a poca distanza, ed aggiungersi che quelli di Piacenza occupano tuttora la cittadella, tutte le porte della città ed il ponte sul Po il quale è custodito dalli Ulani, per cui il Du­cato di Parma e Piacenza ha necessità di essere soccorso. In Modena già fu istituito un Governo prowisoriOi È voce non siano li Lombardi troppo disposti ad unirsi al Pier-monte. Sembra invece inclinino per la Repubblica, in questo senso molte persone si agitano a Milano ed a Patria, il nostro governo a loro arrivo dovrebbe solo intervenire per scacciare del tutto i Tedeschi e po­scia ritirarsi senza immischiarsi al Governo che loro piacerà di eleggersi.
M I
Lettera di Vincenzo Ricci al fratello Giovanni (i)
25 marzo 1848 (Data del timbro postale).
Ti ringrazio di quanto mi scrivi e continuami le notizie dell'opi­nione pubblica.
La guerra all'Austria era la condizione del nostro ingresso al Mi­nistero, ed appena entrati tutti i preparativi si cominciarono colla mag­giore energia di cui è capace là natura Piemontése, ma nulla, nulla affatto si è trovato disposto. Ora poi non hawi a temere tradimento perchè se l'Austria non è scacciata d'Italia peggio per la Corte nostra.
Il Consiglio dei Ministri si aduna tutta i giarni per 5 o 6 ore. Tutto il resto del tempo è impiegato alla spedizione degli affari.
Si agisce da me rivoluzionariamente. Latour, Cimella giubilati.
Ho scrittp a tutti; 'Governatori di far ricerca dei Gesuiti e con­durli ai confini: a quel di Genova di non solo cessar dal frapporre osta­coli ma di promuovere rWmamento il più vasto ed universale.
Deve a tutti fornir armi e munizioni e solo non permettere la partenza di individui separati ma in corpi di una trentina almeno.
Ho disapprovato quella specie di duplicità die sempre 'adopera e le ho prescritto d'agir in tutto e sempre lealmente.
(r) Museo del Risorgimento Torino