Rassegna storica del Risorgimento

POLIZIA ; MILANO ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1925>   pagina <88>
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Adolfo Colombo
Ill.ma che il migliore modo di evitare i sospetti di tradimento che ven­gono inalzandosi ad ogni promessa non potuta compiere, si è senza dubbio quello di non promettere mai più di quello che si possa man­tenere prontamente e .lealmente perchè non potrei persuadermi tanto in­discreta codesta popolazione da insistere oggi il Governo per cose o impossibili o che eiisi dimostrassero dannose alla cosa pubblica sotto altri rispetti che quelli da lei avuti M mira nel calore dei suoi desiderii. Da ultimo poi ,g fo premura di darle cenno eke-accette al Go­verno di S. M. negli attuali bisogni debbono riuscire tutte le offerte di volontari per servizio in guerra, e che quindi V. S. M. non che secon­darle, non fallirà nelle eccitarle anzi: a due condizioni però essenzialis-sime, cioè: i. che si accettino, bene inteso, coloro che in età dai 18 ai 35 anni si presentano idonei al servizio med., come è detto nell'editto sulla milizia comunale all'art. 126; 2. che non si lascino partire i vo­lontari individualmente ed alla spicciolata, ma si formino in compagnie preponendo loro un capo atto a dirigerle finché sieno .perveniate alla destinazione ove possano ricevere la loro definitiva organizzazione.
73-// Comandante generale dei Carabinieri al Ministro Interni
Torino, 30 marzo.
Alle ore 41/ 0 pomeridiane del 26 andante il 90 Reggimento di fan­teria, il Battaglione Reale Navi ed una mezza batteria d'artiglieria, co­mandati dal maggior generale Sig. Cav. Trotti, fecero il loro ingresso a Pavia. L'accoglienza fu magnifica e superò ogni aspettazione: all'in­gresso del ponte si leggeva un'iscrizione adattata alla circostanza, in cui non era stato ommesso il nome di Carlo Alberto. A cominciare da Gravellone ben 30/m spettatori facevano ala alla truppa. La guardia ci­vica si trovò tutta schierata, ed entrando le truppe in città prese la testa della colonna.
Una deputazione di quella civica amministrazione venne all' incontro del Generale per annunziare che le caserme e gli alloggi erano stati apparecchiati, ma la truppa ha bivaccato a porta Stoppa per timore di una sorpresa, massimamente che gli Austriaci alle 8 di mattina erano ancora in potere di Lodi.
Il Governo provvisorio ha ricevuto la visita del prelodato signor Generale e bene lo accolse. La vivacità e la popolarità dei nostri soldati, gli inni patriottici che cantavano per le contrade, cosa nuova per i Pa-