Rassegna storica del Risorgimento

1808-1814 ; OMBRONE (DIPARTIMENTO DELL') ; NAPOLEONE I ; TOSCAN
anno <1925>   pagina <100>
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Michele D'Ercole
Non ' solo con i discorsi, ma anche con gli scritti si sfogava l'av­versione al governo imperiale. Nelle principali città del dipartimento guardie e gendarmi travestiti giravano di notte per scoprire gli autori delle satire e dei cartelli sediziosi, che si trovavano affissi ai muri, o per sorprendere coloro che sporcavano di fango di sterco i bandi del nuovo governo. Cotesti cartelli contenenti volgari ingiurie contro Napo­leone e i suoi funzionari ovvero parole di lode per l'antico governo ed espressioni" di commiserazione per il Papa e la Chiesa Cattolica, con l'andare del tempori si fecero, come vedremo.; sempre più numerosi e furono unii -mezzo efficace per tenere sempre desto negli animi l'odio contro l'aborrito dominio francese (i).
Lo spirito antigiacobino si manifestò più forte e più audace nel­l'oltraggio allo stemma e alle insegne francesi. Nella notte del 18 ago­sto a Pian Castagnaio, approfittando dell'oscurità del cielo coperto di nubi, ignoti reazionari giunsero a mettere sopra l'arme imperiale attac­cata sulla porta della dogana uno scheletro di bestia cavallina con al­quante teste simili, una delle quali collocata sópra l'arme. Sul balaustro e nella finestra furono pure collocate simmetricamente delle corna come altrettanti candelieri all'imagi nato catafalco, sicché la quantità delle ossài delle teste e delle corna, secondo il rapporto del commissario di polizia, ammontava a circa tre some. La notizia sparsasi per il paese richiamò tutto il popolo uh" ufficio di dogana, dove (m i motteggi e le frasi bef­farde si sentiva bollire lo spirito reazionario del 1799. Il sottoprefetto
neva la condanna a morte in contumacia di certo Mozzi detto il Gobbo e suo figlio di Lucignano, di E rovelli e suo fratello, dei fratelli Brandi, e di Antonio Meoni detta la Guardia del piano. La sentenza colpiva iui'pitr.e '"Giuseppe Petri di Lucignano e Bernardo Neri della Gorené'tì con 16 anni di reclusione è 6 ore alla berlina. Con altra sentenza del 16 febbraio 1809 furono condannati a 16 anni di carcere parecchi altri individui, fra cui Giuseppe Cianfarotti. Arch. del Com. di Siena, N. 684.
(1) Ordinariamente auftori dei 'cartelli ..sediziosi erano ritenuti dalla polizia preti e frati noti per il lord sentimento ostile al dominio francese. II. con tenuto di essi era quasi sempre dello stesso tenore. In uno trovato affisso a Montal-cìno si leggeva: Viva il principe Carlo, viva il Sommo Pontefice, e maledetto Buonaparte scomunicato. Viva la Santa Religione. Invito pubblico. In un altro affisso a un piccolo campanile di Chianciano era scritto : Al suono di queste campane eorTmO a trucidare questi infami. In un terzo affisso alla porta della prefettura di Siena: Viva la religione viva il Santo Padre. Muoia Napoleone con tutte le sue squadre. Arch. di St. di Siena. Rappor. della Polizia, Anv 1S08, e Bandi ni - Diario, An. 1808.