Rassegna storica del Risorgimento

1808-1814 ; OMBRONE (DIPARTIMENTO DELL') ; NAPOLEONE I ; TOSCAN
anno <1925>   pagina <102>
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Michele >"Ercole
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Da quanto si è detto finora non bisogna dedurre che i partigiani del governo francese fossero molto scarsi nel dipartimento dell'Ombrane nel primo anno del dominio napoleonici. Le relazioni dei vicari, dei sottoprefetti di Grosseto e di Montepulciano al Gandolfo stille feste poleoniche c'indurrebbero invece a credere il contrario. Tali feste isti­tuite con decreto imperiale del 19 febbraio 1806, si celebravano ogni anno in tutto l'impero con determinate modalità, l'una il 15 agosto in ricorrenza di S. Napoleone; l'altra la prima domenica di dicembre, an­niversario della sua incoronazione a imperatore e della battaglia di Au-sterlitz. Il popolo amante dei divertimenti e della vita gaia, dimenticava in esse con la perdita della propria libertà i danni del brigantaggio e la durezza della coscrizione, e dimostrava talvolta tanto attaccamento all'impero da fare scrivere al Minutelli, che gli abitanti di Montepulciano meritavano d'itre tnis àu nombre des ancìens Jrancais, cor iis ne pour-raient sens douie pas fair e mieux; e al sottoprefetto di Grosseto che la devozione all'augusto Imperatore aveva sorpassato la sua stessa aspet­tativa. A tanta gara non volle rimanere estranea Siena, dove le feste napoleoniche per l'attività della deputazione formata da Francesco Chigi, da Giovanni Parigini e da Francesco Rors e figlio e per il concorso delle autorità e dei cittadini, riuscirono veramente degne del capoluogo del dipartimento (1).
Le feste e le rappresentazioni teatrali, le cerimonie civili e le fun­zioni religiose con cui si chiudeva il primo anno del dominio francese in Toscana, non attutirono negli animi dei senesi il dolore provato per la soppressione della loro Università. Inutili erano riuscite le premurose. pratiche della magistratura civica per la conservazione del glorioso isti­tuto, inutili le deputazioni mandate a Firenze a far presente alla Giunta straodinaria che a tale conservazione consigliassero sia ragioni econo­miche, avendo l'Università la sua particolare dotazione, sia ragioni di clima e di studio, essendo Siena posta su amena collina e priva di quelle distrazioni delle grandi città, cosi dannose al profitto dei giovani. L'odioso decreto della Giunta fiorentina del 31 marzo andò in vigore
(1) Per i particolari della festa di S. Napoleone celebratasi a Siena, vedi il diario del Bandini alla data del 14 agosto. La Gazzetta Toscana , anno 1809 riporta diverse corrispondenze sulle feste napoleoniche celebratesi nei paesi del dipartimento.