Rassegna storica del Risorgimento
1808-1814 ; OMBRONE (DIPARTIMENTO DELL') ; NAPOLEONE I ; TOSCAN
anno
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1925
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pagina
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110
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no
Michele D'Ercole
e pei-: le qualità fisiche e morali, una deputazione inviata dai tre didipartimenti espresse, per bocca del cardinale Zondadari, i rispettosi ringraziamenti a Napoleone insieme agli omaggi di fedeltà e all'invito di voler onorare la Toscana con la sua presenza (16 nov.) (j). AI discorso dello Zondadari l'Imperatore rispose con poche parole, che lasciarono freddi e malcontenti i deputati. Pochi giorni dopo, nel suo discorso al corpo legislativo, egli giustificava l'annessione della Toscana all'impero col pretesto che i suoi abitanti n'erano degni per la dolcezza del carattere loro, per attaccamento che i loro antenati avevano sempre dì-mostrato verso la Francia e per i servigi resi da essi alla civilizzazione europea.
CAPITOLO III (1810-11)
L'IMPERO FRANCESE ALLA MASSIMA ESTENSIONE LA CACCIA AI LUPI E AI BRIGANTI CARTELLI SEDIZIOSI E OPUSCOLI SOVVERSIVI ECCESSI DELLE SOLDATESCHE FRANCESI LA
CORRUZIONE PUBBLICA NEL DIPARTIMENTO DELL'OMBRONE
LA GRANDUCHESSA ELISA A GROSSETO E A SIENA.
Nel 18io Napoleone raggiunse l'apogeo della grandezza e della gloria e l'impero la sua massima estensione. Dall'Atlantico alla Vistola e dal Mar del Nord al Mediterraneo, territori annessi e Stati mancipi della Francia erano attoniti dal bagliore di tante vittorie e dalla potenza di tanto genio, gj.solo l'Inghilterra e la Spagna mantenevano vive le ostilità, l'una sui mari per rompere il blocco continentale, l'altra con la guerriglia sugli altipiani per liberare il proprio territorio invaso, Alla completa felicità di Napoleone e alla gloria duratura della Francia, le cui sorti erano a lui indissolubilmente legate, mancava il legittimo successore al Grande Corso, onde la necessità del divorzio da Giuseppina Beauharnais, giustificato da ragioni di stato. La fortuna propizia continuò a sorridergli appagando i suoi voti di padre, e la po'-tenza imperiale parve divenir tanto più solida e duratura, allorché gaJ
(1) Giuseppe Bonaparte cosi scrive di Étìsi nelle sue Memorie: C'est de raes trois soeurs cette qui, àu mora!, eomme au >:iìpi<pèj aaic te plus de traits de ressemblance ave.e Napoléon . Tale giudizi sì trova confermato da altri testimoni contemporanei. V. P. MARMOTTAN, Elisa Bonaparte. Paris, Monorè Champollitìni, ;>.. WMf