Rassegna storica del Risorgimento

1808-1814 ; OMBRONE (DIPARTIMENTO DELL') ; NAPOLEONE I ; TOSCAN
anno <1925>   pagina <118>
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118 Michele D'Ercole
m Europa non poteva esserci che m solo impero, et fidando sulla po­tenza del suo genio, aveva rotto le tttgnpive esclamando: La fatalità trascina la Russia. I preparativi della guerra oramai yèfttìfét ihevjtMIe furono proseguiti con maggior ardore, e grandi masse -di armati come non ricordava mai la storia, si accingevano a -sostenere la lotta gigan­tesca tra la vecchia e la nuova Europa.
Anche per i Senesi, il nuovo anno cominciala triste -e sotto cat­tivi auspici: il bando della coscrizione del 1812 affisso il /-'gennaio as­segnava un contingente di 709 uomini al dipartimento dell'Ombrane, di cui i2 alla sola città di Siena (i). Pene gravissime si minacciavano ai disertori e ai refrattari delle passate leve che non si fossero subito presentati alle autorità militari. Il 24 gennaio cominciò l'estrazione a sorte dei coscritti del cantone di Camollia fra il pìMo, dei genitori e dei parenti preoccupati per la sorte del le casi Una pioggia color di sangue caduta pochi giorni dopo fra lo stupore e l'ammirazione dei cit­tadini venne ad aumentare la loro preoccupazione e fu ritenuta dagli anima, superstiziosi triste presagio di gravi sciagure' 2).
Del resto chi avesse posto mente ai fatti che si svolgevano. nei' pri-mi mesi del nuovo anno* non avrebbe tardato a mutare il dubbio in certezza. La gettai è<3ài cui vennero portate; a termine le operazioni di leva seguite poi a distanza di due mesi dalla mobilitazione generale, il continuo passaggio di soldati dall' Italia meridionale verso la valle pa­dana per andare a unirsi alla Grande Armata, le frequenti e accurate'ri­viste ai soldati in procinto di partire, l'incessante movimento dei Carri e dei quadrupedi, tutto faceva prevedere il grande avvenimento, da cui sarebbero dipese le sorti dell'Europa e dell'Italia. Sulla fine di maggio e il principio di giugno passò per Siena l'esercito napoletano forte di 13.000. uomini con la regina Carolitìa spi marito Gioacchino Murat aveva lasciato il regno due mesi prima e si era fermato a Siena il. 28 marzo, mentre si recava a [prendere il comando dell'esercito 'della Vi­stola.
Cessato il grande movimento delle milizie, una calma angosciosa e-trepidante, foriera di* grande burrasca Incombè sui popoli d'Europa in attesa delle prime notizie della guerra. OramaMera svanita la spe-
(i) ""Putto il circondario di Siena doveva dare 381 coscritti, quello di Mon­tepulciano ;g2S Grosseto 13,7. Tale numero fu poi ridotfcj .con decreto prefet-ii/ir, del 19 febbraio, rispettivamente a 179. 115 e 83 con un totale di 377 uo­mini per tutto il dipartimento. Archivici del Comune di Siena. V. 687 e 469-
(2) BANDINI, Diario, Anno 1812, alla data del 9 febbraio.