Rassegna storica del Risorgimento

1808-1814 ; OMBRONE (DIPARTIMENTO DELL') ; NAPOLEONE I ; TOSCAN
anno <1925>   pagina <131>
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// Dipartimento dell'Ombrane durante l'Impero napoleonico 13r
rappresentante un duca di Toscana, e ai piedi di essa era affissa un'I­scrizione inneggiante ali1 Inghilterra, all'Austria e alla Spagna. La poJ polazione eccitata dai discorsi di un certo Noè Founai scorreva il paese, cantando inni di ringraziamento alla Vergine per:averla liberata dal do­minio francese. Il 6 febbraio scoppiò una sommossa a Grosseto suscitata da un certo Giuseppe Mancìnelli insieme con la vedova Umiltà Palandri, allo scopo di dare fuoco a Porta Vecchia, che per ordine superiore era stata chiusa alle ore 24 con tutte le altre porte della città (1). A Si­nai unga, a Chianciano, a Foiano, ad Arcidosso, a Montepulciano e in altri paesi dell'Appennino si rinnovarono i tumulti e i disordini: l'arme imperiale abbassata è sostituita dall'arme austriaca bruciate le insegne e le bandiere francesi, oltraggiati autorità e funzionari imperiali, rifiu­tato: ogni pagamento di tasse e di contribuzioni da parte dei proprie­tari. Voci di prossimo sgombro dei francesi dalla Toscana, dell'arrivo degli austriaci a Firenze propagate da emissari dei nemici, che percor­revano il granducato sotto la veste di mendicanti e di mercanti, tene­vano agitati gli spiriti in attesa del cambiamento di governo. Dai paesi dell'Apennino l'agitazione si propagò à Siena, che per la docilità degli abitanti e per la presenza delle milizie e delle autorità francesi si era mantenuta fino allora in una relativa calma. Ad aumentare il fermento contribuivano gli ordini contradittori, che arrivavano da Firenze e l'in­certezza dei funzionari nell'eseguirli, sicché nello spazio di poche ore la fortezza venne sguarnita dei cannoni e rimessa in istato di difesa. Il Gandolfo stesso non poteva più nascondere la sua preoccupazione per la piega degli avvenimenti, e la sua assenza a teatro la sera del 14 gennaio giustificata da un forte raffreddore, dette motivo a vari com­menti nel pubblico, e fece nascere il sospetto della sua imminente par­tenza fc
Nei primi mesi del i:*4 fu un .continuo passaggio per Siena di funzionari e di soldati francesi che si ritiravano;,dal Mezzogiorno d'I­talia occupato dàlie truppe di Marat* Spettacolo davvero triste e im­pressionante, giacché questa volta la partenza non aveva speranza di ritorno e significava il triste: tramonto d'un glorioso periodo storico, che,, vjsojf terrore della ghigliottina e con lo splendore militare aveva ab­battuto la vecchia Europa feudale e .diffusi L principi di libertà e dì uguaglianza, su- .cui si basa la società moderna. A Siena intanto fervono gli ultimi preparativi per l'Imminente sgombro fra la confusione e lo
"M,M; <'wsseto durante il domìnio nap.oMtmo di Ev, Rinaldi, p. 47** z) BANDINI, Diario, Anno 1814.