Rassegna storica del Risorgimento

1808-1814 ; OMBRONE (DIPARTIMENTO DELL') ; NAPOLEONE I ; TOSCAN
anno <1925>   pagina <133>
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// Diparthnenio deW Ombrone durante Vitupero napoleonico 133
parti che abbandonavano i loro capi e si davano alla fuga. Il sotto­prefetto di Montepulciano Cercignani, ih una lettera del 14 novembre T.812, riferisce a Gandolfo che due giorni prima una schiera di 200 coscritti romani diretti a Marsiglia, sul punto di essere passati in rivista avevano rotte le file, e, sfidando le fucilate dei soldati di scorta, si erano sbandati al grido: alla patria! alla patria! L'esempio era imitato fra gli altri, da un manipolo di soldati in marcia sulla strada fra S. Quirico e Buonconvento.
I disastri dell'armata francese in Germania nel 1813 dettero forte incremento alle diserzioni. E poiché fra gli arrestati nel dipartimento dell' Ombrone ve n'erano d'ogni regione d'Italia, è facile dedurne che tutto l'esercito francese fosse inquinato dallo stesso male. Nel terzo tri­mestre del 1813 soltanto del comune di Siena si ebbero 37 disertori, e il numero crebbe notevolmente nei mesi successivi. Codesto au­mento straordinario scrive il sottoprefetto Santacroce al maire di Siena esige che siano messi in attività gli atti contro essi e che faccia conoscere ai suoi amministrati che il signor Direttore Generale della coscrizione con una sua lettera del 14 del decaduto mese (set­tembre), ha invitato il signor prefetto a porre i fornitori a carico degli abitanti delle comuni, ov'è maggiore il numero dei disertori, e ch'egli in conseguenza verrà costretto ad adottare queste misure contro quelle comuni che, all'epoca del 30 di questo mese, non abbiano fatto ar­restare o rientrare una parte o la totalità dei disertori . (1) Per re­primere il brigantaggio e fare rinascere la calma negli abitanti della Toscana, furono formate le colonne mobili e istituita la guardia nazio­nale per il mantenimento dell'ordine pubblico (gennaio 1814).
Nei primi mesi del 1814, periodo di transizione tra il vecchio re­gime e il nuovo che si andava instaurando, crebbero dappertutto le violenze e il disordine. Schiere di soldati francesi che si ritiravano dall'Italia senz'ordine e senza disciplina, commettevano eccessi e vio­lenze nei paesi che attraversavano, senza che le autorità locali avessero i mezzi per poterle evitare. Numerose bande di briganti, fra cui quelle capitanate da Nicolò Bruschi noto col nome di Pippone, da Guazzinì, Zamponi e Baldini, facevano scorrerie in Val di Nievole, nel Casentino e in diversi luoghi del dipartimento dell'Ombrone. L'audacia dei furti
(1) Arch. del Cora, di Siena - V. 317 - Lettera del 18 ott. 1813. MeÌ!>so;J mese di ottobre furono arrestate 286 persone nel Dipartimento dell'Ombrone, tra cui 57 militari e 206 stranieri sforniti di passaporto. Il numero crebbe nei mesi successivi.