Rassegna storica del Risorgimento

1808-1814 ; OMBRONE (DIPARTIMENTO DELL') ; NAPOLEONE I ; TOSCAN
anno <1925>   pagina <139>
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// Dipartimento dell*ombrane durante Hnipero napoleonico i
la tassa delle licenze da caccia, a riparare i disastri prodotti dalle frane a Castel Lizzano nel pistoiese, che avevano ostruito il corso alla Lima, ad accrescere la dotazione del museo di fisica e storia naturale di Fi­renze. Nel dipartimento dell'Ombrane modificò la circoscrizione circon­dariale, staccando Montalcino da Montepulciano, e aggregando a questo 1 Gattoni di S. Fiora e di Arcidosso. Concesse alla città di Siena per uso dell'Accademia dei fisiocrityHfeocale del convento soppresso della Rosa col terreno ammesso, all'Ospizio degli orfanelli il convento dei Servi ed alla ricezione dei trovatelli quello di S. Sebastiano. Questi ed altri buoni provvedimenti fecero concepire ai Toscani le migliori spe­ranze sul governo di Murat, come si rileva dall' indirizzo inviatogli dal Consiglio generale :del dipartimento dell'Ombrane, e da una lettera del sottoprefetto di Firenze a Maghella in data 9 marzo.
Le preliminari disposizioni scriveva Flavio Chigi Che questo ottimo prm.Gipe ha già dato in Toscana per l'alleggerimento delle pub­bliche imposizioni per la loro più facile e meno vessatoria esazione, per la libertà del culto cattolico, per il miglioramento dei pubblici stabili-mentì' d'istruzione, di beneficenza, per la nuova ed equitativa organizzar zione dell'amministrazinne dei diritti, hanno prodotto nello spirito pub­blico un senfen.ento di gratitudine e di riconoscenza e risvegliato un attaccamento verso la sacra persona di S. M., da cui questo bene è
derivato (1).
Sventuratamente il precipitare degli eventi rese ancóra più effi­mero il governo dì Murat in Toscana. Il 12 marzo dei colpi di can­none annunziavano ai senesi che la fortezza si era arresa dopo un mese di assedio, e tre giorni dopo il presidiò francese lasciava definitiva­mente la città. Nel duomo intanto si celebravano funzioni religiose per la liberazione del Papa e per festeggiare le vittorie delle armi al­leate. Il vecchio Zondadari il quale, si licei parva comparare magnis per la parte da lui presa agli avvenimenti della Toscana nel pe­riodo della rivoluzione può paragonarsi a Pio VII, inviava una pasto­rale ai parrochi perchè inculcassero nei fedeli il rispetto al nuovo go­verno e la necessità di pagare le tasse, ed esprimeva in un'altra la gioia per il prossimo ritorno di Ferdinando IÌE M'. notizia della resa di Pa­rigi avvenuta il 31. marzo fu accollta con viVà-. gioia a Siena. Il po­polo all'invito del cardinale Zondadari accorse nella Metropolitana per inneggiare all'Altissimo*;, ;cte Qnra; ileràto dal duro giogo napo­leonico, e faceva tornare a casa i propri cari dopo lunghi anni di
(!) Arch. di Stato di Firenze. Filza 155.