Rassegna storica del Risorgimento

1808-1814 ; OMBRONE (DIPARTIMENTO DELL') ; NAPOLEONE I ; TOSCAN
anno <1925>   pagina <140>
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W Michele D'Ercole
sagriiki e di ansia. L'eroe che per più di tre lustri aveva dettato le leggi all'Europa, che non aveva conosciuto freno alla sua ambizione né limite ai suoi disegni, cedeva dinanzi alla forza dell'Europa coaliz­zata contro di lui, lasciando come retaggio glorioso ai popoli da lui soggiogati i principi di eguaglianza di libertà e fratellanza della rivo­luzione francese (i).
Con la caduta di Napoleone finisce il governo provvisorio di Murat in Toscana. Il conte Lechi nell'annunziare con un ordine del giorno ai soldati l'armistizio conchiuso tra le Potenze belligeranti, diceva che il Sovrano sarebbe ben presto rientrato con le sue milizie nel suo Stato. Pochi giorni dopo Murat prese congedo dalla Toscana col seguente pro­clama:
Toscani !
I decreti della Provvidenza chiamano a regnare di nuovo su di voi un principe che formò a lungo la vostra felicità e la cui memoria non avete mai cessato di conservare nei vostri cuori riconoscenti. Pos­sessore della Toscana pel diritto delle armi, io mi felicito di poter an­nunziare a una nazione distinta per la dolcezza del suo carattere e dei suoi costumi non meno che pel suo attaccamento ai propri sovrani un avvenimento, che, deve riempirla di gioia. Questo avvenimento è il ri­sultato delle brillanti- vittorie concedute dalla divina volontà alle armi dei Principi coalizzati, e presenta una parte del gran sistema politico
(i) La caduta di Napoleone fece sbizzarrire i cervelli anche in Toscana e produsse una grande quantità di poesìe, di parodie e di ritratti allegorici, che formerebbero una raccolta interessante, e, sotto certi aspetti, non indegna del­l'Eroe al quale, come al leone vecchio; e ammalato della favola, ognuno si per­metteva di fare oltraggio per vendicarsi di qualche vecchia ingiuria. Molte di queste poesie provenienti d'olt'ralpe fecero il gò: deli'Muìpa sulle gazzette e sui giornali. Il nome stesso di Napoleone, che quando sedeva in solio, avegg ispirato diversi anagrammi allusivi alla potenza del suo genio, dopo la sua ca­duta ne suggerì altri di carattere opposto. Uno per es. diceva: Nemini Amicus Protector Omnium Latronum Ecclesiae Oppresspr Eferonis Emulator . Caratte­ristico è il seguente credo diffuso in Toscana, eh'è la parodia di quello della Chiesa: Io credo che Bonaparte sia il nemico del cielo e della terra e nel suo talento unico, traditor nostro, il quale fu concepito da spirito maligno. Nacque da donna adultera, fu inalzato da capitano a generate, discese in Italia, il terzo di, fu nel­l'orlo della morte, il 'ìnale un giorno sarà condannato nell'abisso, dove sarà giudicato alla presenza dei vivi e dei morti, io eredo che lo Spirito Santo ri­scatterà la Chiesa Cattolica, riraedierà alte diserzioni in Francia, benedirà le armi austriache e condannerà gl'infedeli giacobini a morte eterna. Amen .